La Storia

San Valentino è nato a Terni (e in pochi lo sanno!).
Celebrato in tutto il mondo e sconosciuto ai suoi devoti: è il singolare paradosso di Valentino, il santo più invocato e al tempo stesso più ignoto. Venerato sia dai cattolici che dagli anglicani come martire, taumaturgo e protettore degli animali, degli agrumeti e addirittura degli epilettici, come laicissimo protettore degli innamorati ha ispirato poesie, canzoni, tradizioni, cartoline, cicli pittorici, festival, milioni di lettere d'amore e poi tanti, tantissimi cioccolatini, fiori e cene a lume di candela.

San Valentino, a differenza di altri Santi ricordati solo per le laiche ricorrenze come San Silvestro per la fine dell'anno e San Lorenzo per le stelle cadenti, raccoglie attorno al suo sepolcro ogni anno migliaia di lettere e migliaia di coppie di fidanzati che chiedono sia benedetto il loro amore.

La testimonianza scritta più antica risale al V secolo ma solo dopo trecento anni venne compilata la Passio Sancti Valentini che narra l'arresto, la tortura, la decapitazione notturna e la sepoltura a Terni da parte dei suoi discepoli. 175 anni dopo la incarnazione di Cristo nacque Valentino ultimo figlio di una famiglia potente e facoltosa della città lnteramna Nahars, città tra due fiumi, attuale Terni (la data è stata revisionata ultimamente poiché da recenti studi si hanno molte coincidenze storiche sulla morte avvenuta nel 347 d.C., spostando la vita di Valentino di circa un secolo dopo).

Tra leggenda e realtà si racconta che fu mandato a Roma per studiare retorica dove conobbe la religione cristiana e l'abbracciò, fu fatto arrestare dal senato romano e durante la prigionìa strinse amicizia con la figlia del carceriere, cieca dalla nascita, alla quale mandò un biglietto firmato "tuo Valentino". Quel messaggio ridonò la vista alla ragazza e consentì la libertà a Valentino che fece subito ritorno a Terni. Qui entrò in contatto con la comunità cristiana in quel periodo priva di guida poiché a Terni c'era un solo vescovo inviato nel frattempo ad evangelizzare Spoleto.

Il carisma di Valentino conquistò subito i fedeli che lo elessero vescovo nel 202 a soli ventisette anni. La sua consacrazione avvenne alla presenza dei vescovi di Foligno e Assisi e del capo della chiesa di Trasacco di Abruzzo. Tali incarichi non gli impedirono di frequentare Roma dove compì il suo secondo miracolo donando la vista alla figlia del tribuno Nemesio mentre la battezzava.

Valentino si stabilì nei pressi del Tempio del Sole (oggi chiesa di San Salvatore) dove si dedicò alla coltivazione di un bellissimo giardino di fiori frequentato dai bambini che si recavano lì per giocare e ogni sera era sua abitudine donare loro un fiore per le loro mamme in segno di amore unità familiare.